\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 ôEtα vittorianaö, cos∞ Φ stato spesso definito quel periodo della storia della Gran Bretagna segnato da Vittoria (Kensington 181
9 - Osborne House, isola di Wight, 1901), regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, imperatrice delle Indie.\par
In realtα sarebbe forse pi∙ opportuno parlare di ôetα liberaleö, per sottolineare lÆaspetto caratterizzante dello sviluppo economic
o e della vita politica britannici durante il lungo regno dellÆimperatrice Vittoria. Questo periodo fu infatti caratterizzato dallÆascesa della \b \cf4 \ATXht14331 borghesia industriale\cf0 \ATXht0 \b0 e dallÆespansione oltremare, ma anche da cospicui m
ovimenti intellettuali e letterari. Appena diciottenne (1837) Vittoria ebbe la successione dello zio Guglielmo IV (con lÆavvento di Vittoria la corona dÆInghilterra si separ≥ da quella di Hannover, passata al duca di Cumberland), in un periodo di trasfor
mazione sociale e politica.\par
La riforma elettorale (1830-32) aveva aperto le porte del parlamento ai ceti industriali e commerciali, segnando la fine del predominio della grande aristocrazia terriera; si era agli inizi delle agitazioni irlandesi di O
ÆConnel, e del movimento cartista; si era alla prima fase della campagna liberista e ai primi esperimenti di riforme sociali. Delicata era anche la situazione della monarchia, il cui prestigio era alquanto scosso dagli scandali del regno di Giorgio IV, s
∞ che affioravano non trascurabili tendenze repubblicane. Vittoria seppe imporre la propria autoritα, e presto, sotto la guida del primo ministro lord Melbourne, giunse a impadronirsi perfettamente dei suoi compiti di regina.\par
Il decoro della vita pr
ivata (aveva sposato nel 1840 il principe Alberto di Sassonia-Coburgo) fece della corte vittoriana un modello di rispettabilitα, esercitando grande influsso sulle idee morali dellÆInghilterra della seconda metα dellÆOttocento. Particolare influenza il pr
incipe Alberto esercit≥ anche sulla politica estera, soprattutto negli affari italiani (nei quali ebbero un certo peso le parentele austriache di Alberto); Vittoria appoggi≥ decisamente la politica austrofila durante la guerra del 1859, disapprov≥ le ann
essioni sarde, entrando anche in contrasto con Palmerston, che aveva appoggiato la spedizione di Garibaldi. In politica interna, le simpatie di Vittoria andarono soprattutto ai conservatori, e il suo ministro prediletto fu Disraeli (per Gladstone nutriva
una profonda diffidenza).\par
Con Disraeli (1874-80) ebbe inizio lÆultima grande fase dellÆimperialismo inglese, culminata con lÆacquisto dellÆisola di Cipro, lÆinsediamento in Egitto e in Afghanistan, lÆoccupazione di vastissimi territori africani, la
guerra contro i Boeri. Nel 1876, Vittoria assunse il titolo di imperatrice delle Indie. I grandiosi successi di questÆultimo periodo del regno, sostenuti dal formidabile sviluppo economico, innalzarono la personalitα di Vittoria agli occhi del popolo in